Amiche per la pelle by Pike Christopher

Amiche per la pelle by Pike Christopher

autore:Pike Christopher
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 1985-06-14T16:00:00+00:00


Celeste e Percy avevano già scritto sui cartoncini le parole con le quali sfidare la squadra avversaria: ecclesiastico, Lyndon Baines Johnson, rabarbaro, Zimbabwe. Lara pensò che avessero ormai la partita in pugno quando le capitò di sentire una delle parole suggerite da Rachael: la Confraternita dei Rosacroce 1950-1959. Si levò una protesta accorata e alla fine decisero di scegliere solo espressioni correnti.

La prima a giocare fu Mindy. Doveva mimare per la squadra di Lara Il Ritorno dello Yeti. Nell avviò il cronometro e Mindy non giocò per più di quaranta secondi: era troppo facile perfino per un cervello così gommoso. Poi fu il turno di Celeste con Romeo e Giulietta (Ti sembra un'espressione corrente? le chiese Lara). Abilissimo interprete dei gesti altrui, Percy indovinò in meno di venti secondi.

Lara fu alle prese con la parola latte e sospettò che Rachael volesse metterla in imbarazzo quando cercò di convincerla a strizzarsi il seno, cosa che si rifiutò di fare. Alla fine si divertirono tutti tranne, forse, Cal che armeggiava ancora con il suo Bacardi 151 ed era ubriaco fradicio. Prima che toccasse a lui Nell dovette ricaricare l'orologio.

Dopo un'ora di gioco la squadra di Lara stava annientando quella di Nell. Rachael volle riformare i gruppi e chiese Celeste. E così Rachael e Celeste si cambiarono di posto, una manovra del tutto insensata che insospettì Lara. Poi si verificò qualcosa di sorprendente. Celeste non esitava un istante a indovinare le parole affidate a Nell e viceversa. Lara pensò subito a un fenomeno telepatico. Purtroppo Cal non era certo un elemento vincente. Non staccava gli occhi da Celeste e cercava di adescarla toccandole ora le braccia, ora le gambe. La ragazza lo allontanava con garbo ma era chiaro che quel comportamento la irritava. Mindy era stranamente convinta che Celeste non se ne accorgesse. Mentre Lara cercava un modo discreto di dissuadere Cal, il ragazzo diede un bel pizzicotto a Celeste che cacciò un urlo di autentico dolore.

Nell scattò in piedi e non riuscì più a trattenersi: Ehi tu, razza di zoticone, chi ti credi di essere?! Fuori da casa mia!

Nell cominciò a dire Celeste con un filo di voce.

Eh? farfugliò Cal che non aveva ancora capito cos'era successo.

Che non ti veda mai più, maledizione! imprecò Nell.

Lascialo perdere! gridò Mindy alzandosi in piedi. Non puoi far fare a tutti quello che vuoi!

Cosa?! esclamò Nell, allibita. Cosa?!

Non ha fatto niente di male! urlò Mindy.

Nell trattenne un lungo respiro, come un drago. Vuoi dirmi che questo stronzo fa il filo a Celeste quando dovrebbe farlo a te e tu hai il coraggio di difenderlo?

Tu ce l'hai con tutti! disse stupidamente Mindy. Povera Mindy, pensò Lara. Nell le stava facendo un favore, anche se quella reazione poteva sembrare esagerata.

Perché non. cercò di dire Lara.

Nessuno mi dà dello stronzo disse Cal furente, reggendosi a mala pena in piedi.

Ma davvero?! ridacchiò Nell.

Zitta tu! gridò Mindy.

Razza di puttana perbenista! le disse Cal.

A quel punto Percy decise di intromettersi ma era troppo tardi.

Nonostante il suo tentativo di evitare che si prendessero



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